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I NUOVI SETTING. Ripensare la clinica nell’era digitale


L’avvento del web 2.0 ha prodotto, su scala globale, una svolta senza precedenti, che ha coinvolto fondamentalmente adolescenti e giovani adulti. I modi del malessere non potevano di certo sottrarsi a questo radicale cambiamento: ansia, depressione, panico non sono più gli stessi. Al centro del disagio psichico, troviamo i deficit di mentalizzazione e la dis-regolazione affettiva che spingono a un ripensamento dei setting della cura in direzione neurobiologica.


L’emergenza COVID-19 esaspera il malessere attuale, mettendo ancora più a nudo la difficoltà della nuova clinica e ponendoci di fronte a una serie di paradossi!


  • L’uso del digitale, dal rischio di dipendenza, diventa una necessità imprescindibile, al punto da mostrarsi, soprattutto nelle nuove generazioni, come valida alternativa allo scambio reale.

  • Paziente e terapeuta si trovano a condividere lo stesso livello debilitante, confrontandosi entrambi con angosce e limitazioni personali.

  • L’isolamento sociale, nelle persone più fragili, piuttosto che rinforzare l’appello all’altro consolida aspetti involutivi non riconosciuti.

L’impatto del Coronavirus nel panorama attuale testimonia, dunque, di un malessere sedimentato nel tessuto sociale e che da tempo approcci clinici innovativi cercano di affrontare.


Relatori:

- dott. Riccardo Marco Scognamiglio (psicologo, psicoterapeuta, psicosomatologo, Direttore della scuola di Psicoterapia Analitica di Gruppo | Nuova Clinica Nuovi Setting)

- dott. Giuseppe Lavenia (psicologo, psicoterapeuta)


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