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GLI EFFETTI DELLA TECNOLOGIA SUL CERVELLO

La digitalizzazione influisce sui sintomi dell'ADHD?

Come ci rendiamo conto da diversi anni, ed in particolare nell'ultimo periodo, rinunciare alla tecnologia sembra essere diventato impossibile; al contempo, la ricerca ha fatto grandi progressi rispetto all'analisi degli effetti che la digitalizzazione ha sul nostro cervello.  


In particolare, l’infanzia e l’adolescenza risultano essere delle fasi dello sviluppo particolarmente sensibili ad un utilizzo massiccio delle piattaforme digitali, in quanto sono caratterizzate da un’elevata plasticità neurale; pertanto, i circuiti cerebrali alla base dell'attenzione e del controllo comportamentale non solo si sviluppano velocemente, ma risultano essere fortemente vulnerabili alle esposizioni che interferiscono con il neurosviluppo. Alcuni ricercatori hanno infatti dimostrato che un utilizzo intenso delle piattaforme digitali fin dalla tenera età causa un impoverimento di alcune funzioni cerebrali quali l’attenzione, la memoria, il problem solving ed un ritardo nello sviluppo linguistico (Lillard et al., 2011; Zimmerman, Christakis e Meltzoff, 2007). 


Alla luce delle implicazioni cerebrali che un intenso utilizzo della digitalizzazione comporta, sono stati sollevati sempre più interrogativi rispetto a quale impatto possa avere la tecnologia sull’origine dei disturbi dell’apprendimento. In particolare, diversi ricercatori hanno confermato che la tecnologia gioca un ruolo importante sullo sviluppo dei sintomi dell’ADHD, ovvero del Disturbo da deficit di attenzione ed iperattività. I sintomi dell’ADHD si manifestano portando, chi ne soffre, a sperimentare delle problematicità in riferimento alla sfera dell’attenzione – come ad esempio la distraibilità ed i problemi di organizzazione –  e dell’iperattività/impulsività – quali la difficoltà ad aspettare e l’irrequietezza. 


In particolare, un team di ricercatori della University of Southern California (USC) ha osservato che gli adolescenti che utilizzano con elevata intensità e frequenza un cospicuo numero di piattaforme digitali, riportano oltre il doppio delle probabilità (10,5%) di mostrare i sintomi di un Disturbo da deficit di attenzione ed iperattività, rispetto a coloro che non utilizzano le piattaforme digitali in maniera assidua e costante (4,6%), (Ra, C.K., Cho, J., Stone, M.D., De La Cerda, J., Goldenson, N.I., Moroney, E., Leventhal, A.M., 2018).


Parleremo degli effetti che la tecnologia ha sugli adolescenti di oggi alla conferenza "Adolescenti nella rete" online su piattaforma zoom il 27 Novembre 2020.



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